Nuovo sistema di comunicazione PODD. ELABORANDO va a Milano per saperne di più.

PODD-home-for-news-storySi chiama PODD ed è l’acronimo di Pragmatic Organisation Dynamic Display: in sostanza, una modalità totalmente nuova di organizzazione delle tabelle comunicative utilizzate dalle persone con deficit del linguaggio. Tabelle che rappresentano molto spesso l’unico mezzo di comunicazione per i nostri ragazzi e ragazze che fanno parte del progetto ELABORANDO. E proprio per questo, per approfondire una nuova e utile pratica, le responsabili di ELABORANDO Pina Cagliari e Cristina Barbaro hanno partecipato ad un interessante convegno organizzato dalla Fondazione “Benedetta d’Intino”, ente no-profit che dal 1992 si occupa di bambini con disagio psicofisico e gravi disabilità comunicative sostenendo le loro famiglie. 

La Fondazione ha realizzato una specifica scuola di formazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa e il convegno, svoltosi il 12 e 13 giugno a Milano, ha effettivamente riunito i principali esperti nel settore. Si è parlato di quella che è stata definita una vera e propria sfida: lo sviluppo, cioè, del linguaggio “aided” per una comunicazione che sia quanto più possibile autonoma. In questo senso si inserisce il PODD, una modalità di organizzazione focalizzata sulla pragmatica della comunicazione. Il sistema PODD si differenzia dall’approccio comunemente utilizzato nella realizzazione delle tabelle comunicative sia per il numero e la tipologia di simboli che vengono inseriti nelle tabelle, tali da consentire subito la costruzione di discorsi anche di una certa complessità e struttura. Il secondo aspetto riguarda l’attenzione all’interlocutore, che deve poter utilizzare le tabelle di comunicazione “in entrata” costruendo frasi compiute (modelling).
Durante il convegno sono state approfondite le caratteristiche dei PODD e implicazioni pratiche, quali la selezione del vocabolario, la personalizzazione e le indicazioni per tradurre i modelli PODD in altre lingue.
La seconda giornata del convegno è stata incentrata sui metodi di accesso alternativi per i bambini con gravi problemi di movimento e/o sensoriali, sulla creazione di un ambiente per l’apprendimento del linguaggio “aided”, sulle modalità per favorire le competenze dei cosiddetti partner comunicativi (genitori, familiari ecc) e sulla creazione di una “communication community”.