Catania, tutto pronto per la prima “Cittadella della salute”, struttura mai pensata in Sicilia

Il presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, ing. Francesco Lo Trovato, ha depositato al Comune di Viagrande il progetto per la realizzazione della “Cittadella della salute”, un complesso di strutture socio-assistenziali costruite per ed intorno ai disabili, con l’obiettivo di dare nuove risposte alle loro necessità e alle richieste dei loro familiari.

Il progetto, presentato per la relativa approvazione al Comune di Viagrande, prevede la realizzazione di nuove strutture nel comune pedemontano, in contrada Monaci dove il C.S.R. sta già ultimando la realizzazione di un nuovo grande centro di riabilitazione che sostituirà l’attuale sede di Catania. Grazie al decennale contatto con le problematiche legate alla disabilità, il management del C.S.R. ha capito l’esigenza di approfondire il tema del “Dopo di noi”, per rispondere alle pressanti richieste di molti disabili. Oggi infatti i disabili possono usufruire dei servizi di riabilitazione fisica, sociale, scolastica e lavorativa.

Ma cosa succede al disabile quando rimane solo o con un solo genitore che non è più in grado di occuparsi di lui? In Sicilia non esistono strutture in grado di accoglierlo, accudirlo come se vivesse ancora in una famiglia e, allo stesso tempo, garantirgli le necessarie cure riabilitative. Proprio per rispondere al problema del “Dopo di noi” il C.S.R. realizzerà la “Cittadella della salute”, struttura socio-assistenziale con servizi garantiti 24 ore su 24. Nascerà su un terreno ampio circa 36 mila metri quadrati e verrà realizzata a spese del Consorzio accanto al centro di riabilitazione tuttora in costruzione.

L’area verrà suddivisa in varie zone.
Una prima struttura sarà attrezzata per il “Dopo di noi” e accoglierà i disabili rimasti soli. Avranno a disposizione stanze doppie attrezzate con tutti i comfort, dove si vivrà in una dimensione familiare e con personale sanitario a completa disposizione. In questa struttura alcuni posti verranno riservati per le emergenze temporanee, ad esempio un intervento o una malattia dei familiari di un disabile, che in quella occasione rimarrebbe solo.
Una seconda struttura per anziani, che usufruirebbero di uguali servizi di quelli riservati ai disabili con assistenza 24 ore al giorno.
Un immobile con sei mini-alloggi, in cui il disabile può trasferirsi temporaneamente con il familiare ancora in vita, godendo di assistenza sanitaria qualificata giorno e notte. Il genitore avrebbe così la possibilità di vivere con il figlio nel luogo in cui il disabile trascorrerà il resto della sua vita quando non ci sarà più. Tutto, vissuto in un’ottica molto familiare: nei mini-alloggi il piccolo nucleo familiare potrà portare i propri oggetti personali e i propri mobili.

Il progetto, realizzato dall’ingegnere Santi Cascone e dall’architetto Katja Brullo, è fortemente voluto dal presidente del C.S.R., Francesco Lo Trovato: “Il nostro impegno assunto anni fa per risolvere i più grossi problemi dei disabili adesso ha una sua logica conclusione nella volontà di dare tranquillità ai genitori – spiega Lo Trovato – Il problema di ogni genitore di un disabile è infatti la preoccupazione per il futuro del proprio figlio, di lasciarlo solo e senza adeguate fonti di interessamento per i suoi bisogni, tanto riabilitativi quanto sociali e affettivi. Esigenze che avranno delle risposte proprio grazie alla Cittadella della salute”.

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