Disabilità in Sicilia, riabilitazione motoria e posti in convenzione.

La Sicilia tra le regioni più carenti in termini di prestazioni erogate per il recupero e la riabilitazione motoria dei soggetti disabili. E’ un dato inequivocabile quello che emerge dalle ultime indagini dell’Istat. L’Istituto nazionale di statistica periodicamente realizza l’indagine “Disabilità in cifre”, uno strumento volto ad approfondire l’evolversi dell’universo dei disabili e, attraverso i dati statistici, ad analizzarne le esigenze ed i bisogni.

I dati sulle prestazioni erogate per il recupero e la riabilitazione motoria dei disabili – quelli più recenti si riferiscono al 2005 – forniscono un valido indicatore dell’offerta più o meno adeguata nelle diverse regioni d’Italia dei servizi di riabilitazione. Il recupero psico-fisico delle persone con disabilità infatti dipende anche dalla quantità delle prestazioni riabilitative erogate dalle strutture socio-sanitarie presenti sul territorio.

Le cifre registrate nell’anno 2005 (calcolate ogni 100 mila abitanti) sono impietose per la nostra regione. Solo lo 0,1 per cento dei residenti potrebbe usufruire di servizi di assistenza residenziale, il 2,6 per cento della popolazione può accedere ai servizi semiresidenziali mentre l’assistenza domiciliare viene fornita in media a 1.590 disabili ogni centomila abitanti. Dati di gran lunga inferiori rispetto alla media nazionale: 31,6 prestazioni riabilitative a convitto ogni 100 mila abitanti, 6,4 in semiconvitto, 2 mila 594 in ambulatorio.

Il Consorzio Siciliano di Riabilitazione nel 2005 ha erogato ben 357.685 prestazioni nei suoi 15 Centri di riabilitazione. Oggi – con 16 strutture presenti in quasi tutte le province dell’Isola – le prestazioni erogate annualmente per i quattromila disabili sono circa 400.000.

Esemplificativi anche i dati sui posti in convenzione dei centri di riabilitazione ex articolo 26 e sulla ripartizione della spesa sanitaria regionale in favore di queste strutture per neuromotulesi. I posti in convenzione in Sicilia sono 8.713 su un totale di circa cinque milioni di abitanti, di cui quasi 21 mila i disabili. Questa la ripartizione: 381 posti in convenzione ad Agrigento (soltanto lo 0,084 per cento della popolazione), 532 a Caltanissetta (lo 0,195 per cento dei residenti), 152 ad Enna (0,088 per cento), 979 a Palermo (0,079 per cento), 302 a Ragusa (0,098 per cento). Va un po’ meglio a Catania, con 3 mila 291 posti in convenzione e una percentuale d’incidenza sulla popolazione dello 0,3 per cento, a Messina (mille 102 posti e lo 0,169 per cento), Siracusa (845 posti e lo 0,212 per cento) e Trapani con mille 129 posti e lo 0,26 per cento.

La spesa regionale per il settore ammonta a 157 milioni 896 mila 971 euro. Si calcola che la Regione spenda solo il 6,5 per cento l’anno per le attività di riabilitazione in favore dei disabili rispetto alla spesa regionale complessiva. Vuol dire che in Sicilia si stanziano soltanto 31 euro e 47 centesimi in media per ogni abitante in termini di prestazioni riabilitative in convenzione. La spesa pro-capite più bassa si registra ad Enna (11,37 euro), seguita da Agrigento (12,75), Palermo (12,88), Ragusa (13,61), Messina (25,05), Caltanissetta (29,73), Siracusa (36,62), Trapani (47,47) e Catania (65,16).

Secondo i dati forniti dall’Istat, in Sicilia i soggetti disabili sarebbero 110 mila, la loro età media è compresa tra i 6 ed i 64 anni. Le stime dell’Istituto parlano di ben 45 mila disabili affetti da handicap funzionali, spesso gravi, a tal punto da limitarne l’autonomia nella vita di tutti i giorni; ben 50 mila disabili, nell’Isola, vivono con le loro famiglie.

Daniela Raciti
Hanno collaborato:
Sergio Lombardo
Giovanni Lo Trovato
Domenico Zappalà

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