Trasporti, il presidente del Csr-Aias interviene sul “caso” Mazara

“L’assessore Riccardo La Rosa stia tranquillo, è pienamente scusato sul giudizio che ha dato in merito ai pullmini comunali utilizzati quotidianamente negli ultimi dieci anni per il trasporto dei nostri assistiti disabili. Lo scusiamo per le sue accuse rivolte verso il Csr-Aias di Mazara, reo di aver ridotto quegli stessi mezzi in condizioni non più ottimali dopo “soli” dieci anni di servizio!”.

Lo afferma il presidente nazionale dell’Aias e del Csr, ing. Francesco Lo Trovato, in merito alle dichiarazioni dell’assessore alla Solidarietà sociale del comune di Mazara del Vallo, Riccardo La Rosa, che nei giorni scorsi aveva criticato il centro di riabilitazione, tra le altre cose anche per aver riconsegnato “in pessime condizioni” i due pullmini utilizzati per il trasporto degli assistiti.

“Ci consenta però l’assessore di rimanere davvero meravigliati di fronte al fatto che, dopo dieci anni di intenso utilizzo, il Comune abbia deciso di continuare ad adoperare quegli stessi mezzi per il trasporto dei nostri assistiti – prosegue Lo Trovato – Questo ci meraviglia non poco, visto che il Csr-Aias quei due mezzi del Comune li aveva già messi da parte dal primo gennaio 2010, acquistando due pullmini con sollevatore nuovi di zecca, ora utilizzati in altri centri”.

“Questo non fa che confermare quanto sostengono i genitori dei nostri disabili e, credo, tutti i cittadini mazaresi che forse andrebbero interpellati per sapere cosa pensano di questa vicenda: l’unica verità è che il Comune pensa solo a risparmiare sui servizi per i disabili e a tutelare le esigenze dei dipendenti comunali chiedendo a noi, come centro di riabilitazione, e ai genitori dei disabili di adattarci ai loro orari d’ufficio, dalle 8.30 alle 13.20”.

“L’assessore La Rosa anziché annunciare querele e denunce e parlare di argomenti che evidentemente non conosce, come la gestione di un servizio pubblico di riabilitazione, con i suoi schemi e orari, pensi piuttosto a far prevalere il diritto dei disabili di avere un servizio al quale anche gli orari dei dipendenti comunali devono essere adeguati – conclude Lo Trovato – Non è un’offesa per i dipendenti del Comune effettuare con efficienza un servizio per i disabili, proprio perché parliamo di un servizio e non di carità”.

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