Enna, ancora chiusi i centri diurni del Csr

da SICILIA OGGI

Solidarietà sociale. La Provincia ferma il contributo

CENTRO SICILIANO PER I DISABILI
CHIUSO PER MANCANZA DI SOLDI

Mancato rinnovo della convenzione di 120 mila euro per l’assistenza ai disabili in Provincia di Enna. I diritti alle cure sanitarie e all’assistenza trovano il loro fondamento nella Costituzione italiana, eppure è stato negato a cinquantatre disabili con deficit medio-grave il mancato beneficio delle cure socio-assistenziali in regime semiresidenziale nei centri del Consorzio siciliano di riabilitazione dell’intera Provincia ennese.

I Comuni di Enna, Piazza Armerina e Barrafranca non hanno rinnovato la convenzione, che è stata inoltrata in tempo. Il servizio socio-sanitario è stato istituito nel 2001 grazie all’aiuto economico della Provincia regionale di Enna, dell’Asp e dei Comuni interessati. I centri del Consorzio siciliano di riabilitazione hanno permesso a centinaia di persone con disabilità di essere curate e assistite per l’intera giornata, attraverso attività sanitarie quali il servizio di logopedia, chinesi, trattamenti riabilitativi, attività ludiche e artistiche. Un servizio creato per aiutare le famiglie alla crescita e al sostegno del disabile, utile pure a questi ultimi per socializzare e sentire meno la solitudine tipica di ci vive situazioni di salute drammatiche.

“L’accordo con la Provincia regionale di Enna – dice Giuseppe Adamo – prevedeva un contributo di 120 mila euro, di questi soldi abbiamo ottenuto solo il corrispettivo per il primo semestre. Difatti è stato bloccato il finanziamento per i successivi mesi, siamo senza soldi. Dal 10 di novembre siamo chiusi e i ragazzi sono a casa”.

Cosa conterete di fare per riappropriarvi di un diritto?
“Abbiamo avuto diversi incontri, ed acquisito la disponibilità da parte dei Comuni interessati, che hanno manifestato ufficialmente di trovare i contributi per continuare il servizio assistenziale. Non abbiamo invece ottenuto nessuna disponibilità da parte della Provincia Regionale di Enna.

Scenderete in piazza nel caso in cui il problema non si risolvesse entro breve tempo?
“Certo, siamo pronti a manifestare. Non riesco a capire perché i soldi per altre cause si trovano sempre, e per aiutare i più deboli no. Non è possibile ridursi in queste condizioni. Siamo sul piede di guerra, vogliamo e pretendiamo i nostri diritti”.

Giunti all’ennesimo fermo all’assistenza ai disabili, si aggiunge anche una nota fatta recapitare dal Comune di Enna al Consorzio siciliano di riabilitazione, alla Provincia e agli altri Comuni dove gli uffici si dicono interessati al rinnovo della convenzione per il servizio di riabilitazione per l’anno solare 2010/2011, ma a causa della grossa percentuale di tagli pari al 30% imposta dal Governo nazionale, esso sicuramente subirà una rettifica della somma da destinare al servizio.

R.Cr.

Nella foto, attività di integrazione sociale del Csr di Enna. 

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