I 30 anni della prima Legge regionale sulla disabilità. Al Csr di Marsala il convegno con l’assessore Massimo Russo

“Oggi come trent’anni fa la priorità è considerare il disabile nella sua completezza, considerarlo come una persona bisognosa non solo di terapie riabilitative ma anche di attività volte all’integrazione sociale, a quella scolastica e lavorativa. Questo è l’obiettivo che il Csr-Aias ha sempre voluto raggiungere, obiettivo introdotto con la prima legge regionale sulla disabilità, la 68/81 approvata proprio trent’anni fa grazie alle sollecitazioni dei genitori dei disabili. Oggi, forti della nostra esperienza, all’assessore regionale Massimo Russo chiediamo che nella definizione del nuovo Piano regionale della salute si ascoltino pure gli Enti come il nostro, impegnati nel campo della riabilitazione. Ho fiducia che la Regione, così come nel 1981 si dimostrò disponibile ad ascoltare i bisogni dei familiari dei disabili, anche oggi possa proseguire sulla strada dell’ascolto”.

Lo ha dichiarato il presidente del Csr, ing. Francesco Lo Trovato, aprendo lunedì mattina il convegno svoltosi nella sede del Csr-Aias di Marsala su “I 30 anni della legge regionale 68/81 – Passato, presente e futuro dei servizi per i disabili in Sicilia”. L’iniziativa è stata organizzata proprio in occasione dei trent’anni della prima legge regionale sulla disabilità, approvata il 18 aprile del 1981, “Istituzione, organizzazione e gestione dei servizi per i portatori di handicap”.

Al convegno erano presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, l’assessore comunale alla Solidarietà sociale Vincenzo Savatteri, l’assessore provinciale alla Famiglia Ignazio Zichittella, il direttore sanitario dell’Asp di Trapani Maria Concetta Martorana, il presidente del Consiglio comunale Oreste Alagna, il dirigente Inail Dott. Asero e il dott. Hernandez dell’Asp di Trapani. E’ stata una mattinata di confronto in cui si è discusso di come è cambiata la riabilitazione in questi trent’anni. A portare un importante contributo, anche le toccanti esperienze di tre mamme di ragazzi disabili assistiti nei centri di riabilitazione Csr della provincia di Trapani (Anna Blandino, Annamaria Liotta e Caterina Lucchese), lo psicologo del Csr-Aias Alberto Gambicchia e il direttore sanitario del Csr Egidio Recupero.

“Noi genitori di disabili negli anni ’60 non avevamo nulla per i nostri ragazzi e abbiamo combattuto contro la medicina che ancora non sapeva cosa fare e per sensibilizzare la classe politica – ha detto il presidente Lo Trovato – Per questo la legge 68 dell’81 è stata fondamentale e innovativa perché per la prima volta garantiva lo sviluppo del disabile in quanto persona umana e la sua partecipazione nella vita della collettività. Anche oggi il Csr vuole continuare su questa strada e lo farà portando avanti due progetti a breve termine: il Dopo di Noi, per garantire ai disabili che non hanno più i genitori una vita serena, e un villaggio turistico totalmente accessibile alle persone con disabilità che inaugureremo entro quest’estate a Modica”.

“Tutte le istituzioni, e in particolare la Asp, devono dare la massima attenzione alle persone disabili, con tutti gli interventi necessari per una assistenza socio-sanitaria appropriata – ha detto Maria Concetta Martorana – Le normative che fino ad oggi ci hanno guidato, dalla legge 833 del 1978 alla 68/81, ci spingono ad affrontare in maniera olistica la disabilità, considerando la persona con handicap come un cittadino con dei bisogni”.

Molto toccanti sono state le esperienze di tre mamme di Assistiti del Csr, che hanno raccontato tutte le sofferenze vissute dalle proprie famiglie tanti anni fa, prima di conoscere le strutture del Csr-Aias: “Grazie al centro di riabilitazione – ha detto una delle mamme – sono tornata a lavorare, mentre mia figlia trascorre le sue giornata all’insegna dell’apprendimento, del lavoro, del confronto in piena serenità”.

L’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, ha dato la massima disponibilità ad ascoltare gli operatori del Csr-Aias per l’attuazione delle normative regionali: “Oggi ricorrono i trent’anni di una legge importante non solo per la Sicilia ma per l’intera Nazione perché ha dettato parametri ripresi successivamente dalla legge nazionale del 1992 – ha detto Russo – Celebriamo questa legge ma non dobbiamo dimenticare che alla base del lavoro che svolgete c’è soprattutto l’amore. Chi come me ha responsabilità pubbliche ha il dovere di mettersi nei panni degli altri e proprio per questo, anche nell’applicazione del nuovo Piano regionale della salute, ascolteremo il Csr e tutti gli Enti impegnati nella riabilitazione”. “La filosofia che stava alla base della legge 68/81 è quella che è stata ripresa anche nel Piano della salute, cioè la presa in carico globale del disabile, considerato come persona umana portatrice di bisogni specifici – ha sottolineato ancora l’assessore Russo – Su questo principio vogliamo modellare un percorso che ci porti al coinvolgimento di chi si occupa di riabilitazione da anni, per far rimanere la Sicilia una regione all’avanguardia nel settore dell’assistenza e della riabilitazione”.

Nella foto, da sinistra: Oreste Alagna, Ignazio Zichittella, Caterina Lucchese, Massimo Russo, Anna Blandino, Annamaria Liotta, Maria Concetta Martorana, Francesco Lo Trovato, Vincenzo Savatteri.

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