Modica, fede e devozione per la Madonna delle Grazie
E’ una festa particolarmente sentita a Modica, un’occasione importante che coinvolge l’intera cittadina ragusana unendo devozione e cultura. Si è svolta così, nel mese di maggio, la festa per la Madonna delle Grazie che quest’anno ha visto un’intensa partecipazione da parte degli assistiti del Consorzio Siciliano di Riabilitazione di Modica.
Si è svolta il 14 maggio scorso infatti la visita dei ragazzi del Csr al Santuario della Madonna delle Grazie. Accolti dal parroco, don Umberto Bonincontro, gli assistiti del centro di riabilitazione di Modica hanno avuto la possibilità di pregare e diventare partecipi di una manifestazione particolarmente sentita nel territorio modicano, molto affezionato ai riti mariani.
Alla Madonna delle Grazie sono stati attribuiti diversi miracoli, come quello verificatosi in seguito al crollo del materiale accumulato nel piazzale per la costruzione della Chiesa: i fedeli che erano stati sepolti dalle macerie infatti rimasero illesi. In diverse occasioni la cittadinanza ha invocato la Madonna per liberare Modica dalle ricorrenti epidemie di peste; ad una in particolare, quella del 1709, fa riferimento l’elegante epigrafe sormontata da angeli, murata sul fianco della chiesa in segno di ringraziamento alla Vergine per aver liberato la città dal contagio: la sacra immagine, infatti, dopo essere stata portata in processione per le vie di Modica, pose fine all’epidemia.
Per questo, i festeggiamenti in onore di Maria durano per diversi giorni e hanno inizio il 30 aprile quando la statua della Madonna viene spostata nell’ala destra del transetto. Durante il mese mariano si susseguono iniziative di vario tipo: dai momenti di riflessione e di spiritualità agli appuntamenti culturali che preservano tale ricorrenza dagli eccessi folcloristici che prevalgono ancora in lacune festività religiose del territorio ibleo. Il culmine della festa coincide con la terza domenica di maggio quando, a partire dalle prime luci dell’alba, gli “Scausi” (i devoti) iniziano un pellegrinaggio ininterrotto che si conclude solo a notte fonda, al rientro della processione.