CSR, FESTA DI PRIMAVERA E DELL’INTEGRAZIONE SOCIALE

Si è svolta il 21 marzo, per il terzo anno consecutivo, l’attesissima “Festa di primavera e dell’integrazione sociale” organizzata dal Consorzio Siciliano di Riabilitazione per i propri disabili assistiti in tutti i 19 Centri di riabilitazione della Sicilia. Una bella iniziativa che è diventato ormai uno degli appuntamenti fissi del Consorzio e che si svolge ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera.
Oltre trecentocinquanta disabili dei centri Csr si sono riuniti nel Centro di riabilitazione di Barrafranca, in provincia di Enna, per festeggiare in un giorno di sole e caldo la “Giornata della primavera e dell’integrazione sociale”. E’ stata una festa per i tantissimi assistiti, per gli operatori dei vari centri del Csr-A.I.A.S., che tradizionalmente si svolge ogni anno nella sede di strada vicinale Pozzillo a Barrafranca, considerato – data la sua posizione nel centro della Sicilia – equidistante rispetto alle varie zone dell’Isola.
In un clima di festa si è anche riunito il consiglio nazionale dell’Aias, presieduto dall’ingegnere Francesco Lo Trovato e al quale hanno partecipato diversi consiglieri provenienti da molte zone d’Italia. Ma i momenti più belli si sono vissuti nell’arco dell’intera giornata nel grande cortile all’aperto del Centro barrese, tra giochi, animazione, canti, balli, zucchero filato e un pranzo offerto dal Csr. Singolare e molto apprezzata è stata la presenza di un carretto siciliano addobbato nel tradizionale stile ma anche di un gruppo folkloristico di Caltavuturo, comune in provincia di Palermo, che assieme ad alcuni giovani locali ha animato i canti e balli siciliani. Particolarmente folkloristico e molto applaudito è stato il “ballo della cordella”.

Si tratta di una vera e propria danza, originaria delle zone nella provincia di Palermo, profondamente radicata nel territorio e celebrata nelle manifestazioni culturali e folkloristiche della Sicilia ma anche d’Italia. Si tratta di un ballo che vede partecipi dodici coppie di ballerini che, a ritmo di tarantella, intrecciano i “curdeddi” (lunghi nastri di tanti colori) attorno ad una pertica fino a formare un tessuto policromo e diverse figure, per poi sfilarlo con molta abilità. Il ballo vuole essere una pantomima che attraverso la gestualità e i movimenti dei ballerini, la recita di antiche giaculatorie, l’intonazione dei canti e il suono degli strumenti tipici siciliani (la fisarmonica, il fiscalettu cioè lo zufolo, il marranzano, il tamburello, la fisarmonica, la chitarra e il mandolino), vuole evocare il ciclo del grano, fonte di vita e di sussistenza per la civiltà contadina, dalla semina alla panificazione. Durante l’esecuzione del ballo infatti attorno alla pertica si susseguono quattro diversi intrecci come quattro sono le stagioni. La tradizione vuole poi che le coppie di ballerini siano dodici a simboleggiare i mesi dell’anno.
Insomma una giornata tra tradizione, balli, canti, divertimento, integrazione sociale e tanta voglia di stare insieme. E’ proprio quest’ultimo infatti uno degli obiettivi principali della Giornata di Primavera, organizzata ogni anno dall’Ispettorato integrazione sociale del Csr, composto da Milena Bonomo e Anna Talbot. Un grande successo, una splendida opportunità per i ragazzi disabili di tutti Centri della Sicilia di incontrarsi, trascorrere una giornata con i propri amici e con gli operatori, scambiare due chiacchiere, ballare e pranzare assieme. Alla manifestazione – alla quale hanno partecipato anche i volontari di associazioni locali come i Ranger e l’Amico Soccorso – erano presenti disabili e operatori della riabilitazione di tutte le strutture del Csr della Sicilia: Barrafranca, Catania, Paceco, Marsala, Alcamo, Mazara del Vallo, Salemi, Caltanissetta, Pozzallo, Modica, Ragusa, Comiso, Nicosia, Piazza Armerina, Enna, Melilli, Augusta, Militello Val di Catania e Viagrande. Presenti, tra gli altri, il presidente nazionale A.I.A.S. e del Csr, ing. Lo Trovato, e il procuratore dei centri Csr del Centro Sicilia Calogero Vetriolo.
“Questo è il risultato di una rivoluzione iniziata negli anni Sessanta per dare libertà ai disabili e ai familiari ed è servita nel nostro piccolo per cambiare la civiltà del mondo – ha affermato il presidente Lo Trovato – Infatti si è passati da un’era di emarginazione fino ad arrivare alla più completa integrazione. Il sorriso e la gioia dei disabili mi danno una forza interiore di andare avanti e inventare quanto ancora possibile per compensarli più di quanto la natura non gli ha potuto offrire”. “Sono molto contento di questa giornata in cui vogliamo festeggiare l’arrivo della primavera con un sorriso, il sole splendente, la bellezza e il calore della nostra terra, gli alberi che fioriscono – ha proseguito il Presidente – E’ anche una metafora in un certo senso: la metafora dei nostri disabili siciliani che tanti anni fa erano costretti a rimanere nel chiuso delle loro case mentre oggi, anche grazie alla nostra attività, sono liberi di uscire, di affermarsi, di divertirsi a fare tutte le cose che contraddistinguono le vite di ognuno di noi”. Molto soddisfatto anche il procuratore Vetriolo: “L’iniziativa ha avuto un successo e grande è stata la partecipazione dei centri dell’Isola – ha sottolineato – e tutti i nostri sacrifici vengono ripagati dalla gioia di questi ragazzi, degli operatori e delle famiglie”.  

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