Enna, riaprono due Centri diurni del Csr
* dal quotidiano La Sicilia, edizione di Enna, del 5 maggio 2013
Domani riapertura del centro diurno dei Csr di Barrafranca ed Enna mentre lo stabile di Piazza Armerina rimarrà ancora chiuso. Soltanto due centri su tre del Consorzio di riabilitazione siciliano riapriranno anche se i problemi a livello finanziario ci sono (tanto che si era paventato il licenziamento di alcuni operatori) in quanto manca la somma da stanziare da parte della Provincia regionale che deve approvare il bilancio. I centri diurni dei consorzi di riabilitazione siciliana di Barrafranca, Enna e Piazza Armerina, avrebbero dovuto riaprire nei mesi precedenti ma non si era arrivati al completo sostegno economico. Come avviene da anni i soggetti diversamente abili frequentano il centro diurni grazie alle somme destinate da parte dei comuni con le relative delibere di Enna e Barrafranca mentre il comune di Piazza Armerina non finanzia il Csr da dieci anni, ma per tutelare i disabili la somma del centro armerino è stata sostenuta del 50% dalla provincia e l’altra parte dal Csr del presidente e fondatore del Csr, Francesco Lo Trovato.
«Riaprono da domani soltanto i centri di Barrafranca anche se abbiamo ridotto gli operatori sociali di due unità – afferma il consigliere nazionale Aias e procuratore del Csr barrese, Lillo Vetriolo – mentre il Csr di Enna ha mantenuto tutte le unità lavorative diminuendone però le ore».
Ai centri diurni del Csr manca la disponibilità della somma del 50% del servizio che dovrebbe arrivare da parte della provincia. «Nonostante le difficoltà economiche i centri diurni hanno atteso l’apertura – continua Vetriolo – ma per dare un servizio di alta qualità c’è bisogno del finanziamento della provincia. Sono fiducioso perché non si può eliminare un servizio così importante per i tre centri». Una situazione che nonostante alcuni tagli dei tre centri del Csr del sud della provincia, hanno deciso ugualmente di andare avanti da mesi fino alla riapertura. A Piazza Armerina sono presenti 15 assistiti e 5 operatori, a Barrafranca 18 e 7 operatori (di cui 2 unità sono stati provvisoriamente esclusi) mentre ad Enna 20 assistiti e 7 operatori (a loro sono state ridotte le ore lavorative).
Il progetto dei centri diurni oltre a dare servizio a 53 disabili da il posto di lavoro a 19 operatori.
RENATO PINNISI