Ragusa, diritti negati agli studenti disabili: la lotta del CSR al fianco delle mamme.
Una lotta che si ripropone anno dopo anno, quella per garantire diritti sacrosanti quali il trasporto degli alunni disabili da casa verso la scuola e per dare loro la giusta assistenza durante le lezioni. Una lotta che si è riproposta anche all’inizio di questo anno scolastico. Accade a Ragusa, dove 165 ragazzi e ragazze con disabilità che frequentano le scuole superiori di secondo grado fino ad oggi non hanno potuto beneficiare di trasporti e assistenza. Danneggiati – loro e le loro famiglie – a causa della mancanza di fondi che avrebbero dovuto essere messi a disposizione dal Libero Consorzio di Ragusa, la ex Provincia, che ha competenze in merito. Il CSR – che assiste molti di quei 165 alunni disabili nei quattro Centri riabilitativi del Ragusano – sta lottando al fianco delle associazioni (in testa a tutte Pro Diritti H) e delle mamme di questi “figli di un Dio minore”.
Ieri, infatti, l’Associazione Pro Diritti H e il Forum Terzo Settore di Ragusa hanno incontrato i deputati regionali del Ragusano e successivamente, assieme alle mamme, illustrato alla stampa ciò che sta accadendo. erano presenti, tra gli altri, la Presidente di Pro Diritti H Salvina Cilia, la dott.ssa Giovanna Di Falco in rappresentanza del Forum Terzo Settore e del Csr, essendo Direttore sanitario dei Centri di Ragusa, Pozzallo, Modica e Comiso. Al vertice hanno preso parte i deputati regionali Giorgio Assenza, Nello Dipasquale, Orazio Ragusa e Vanessa Ferreri, oltre a diverse mamme di ragazzi disabili.
In sostanza sono rimasti tutti i dubbi sulla prosecuzione del servizio, che è ripartito oggi (20 ottobre) grazie ad un provvisorio stanziamento della ex Provincia di 175 mila euro per trasporti e assistenza specialistica (solo due ore al giorno per ogni alunno disabile, in totale gli alunni sono 165).
“In precedenza era stato detto che il servizio sarebbe stato garantito fino al 19 dicembre, grazie anche ad uno stanziamento ottenuto dal Ministero dell’Interno su interessamento del Prefetto di Ragusa” spiega la Dott.ssa Di Falco. Ma ciò che è emerso ieri è molto più grave. A quanto pare infatti lo stanziamento ministeriale, non appena arriverà, dovrà essere utilizzato per coprire il disavanzo del bilancio del Libero Consorzio di Ragusa. Pare dunque che il Libero Consorzio possa garantire i servizi solo fino al 7 novembre.
Non ci sono certezze dunque. La delegazione di associazioni e mamme ha chiesto ieri alla deputazione regionale di assumersi impegni per evitare la ulteriore interruzione del servizio. I deputati hanno assicurato che domani (21 ottobre) incontreranno l’assessore regionale Giovanni Pistorio per provare sanare la situazione.
“Continueremo a seguire questa vicenda davvero grave, che sta arrecando tanti disagi alle famiglie con disabili – sottolinea Di Falco – Le istituzioni devono assicurare il diritto allo studio a tutti”.