LETTERA DEL PRESIDENTE SERGIO LO TROVATO AI DIPENDENTI E COLLABORATORI, AGLI ASSISTITI E AI FAMILIARI

Mai avrei pensato che la mia prima lettera al personale e ai collaboratori, agli Assistiti e ai familiari, potesse essere scritta a pochi giorni dalla perdita di mio padre e con l’intento di ringraziare tutti voi per la vicinanza, per l’affetto ed il dispiacere che avete mostrato.

Mai avrei pensato che mio padre potesse andare via, mai in un momento come quello che stiamo vivendo, impossibile da immaginare, mai in un modo simile, privato del tributo che avrebbe meritato un uomo che tanto ha fatto per migliaia di famiglie e per la Sicilia tutta.

Per me era immortale e fino a qualche giorno fa, scherzando, gli avevo detto che lui e la regina Elisabetta d’Inghilterra sarebbero vissuti altri cinquant’anni, più di tutti noi.

È stato un grande uomo ed un grande padre.
È vero anche che per me, figlio, è stato tante volte poco presente ma oggi mi rendo conto che era necessario che così fosse, alla luce di quanto ha realizzato per noi tutti.

Sapeva ascoltare, si immedesimava nelle difficoltà di chi a lui chiedeva soccorso, era generoso e buono, guardava sempre gli uomini negli occhi e probabilmente grazie a questo era difficile a chiunque mentirgli.

A tanti ha dato la sua parola e tanti andavano via sapendo che quella parola data sarebbe stata mantenuta.

Lui e la mia famiglia abbiamo dovuto subire l’offesa, all’apice della sua vita e di quanto ha saputo realizzare, di apparire alla cronaca additati come evasori, impostori, gentaglia. “Chissà cosa direbbe la mamma di tutto questo” mi diceva. Dopo qualche giorno, dopo aver chiesto di essere sentito dal PM della Procura di Catania, tutto è stato azzerato e lui, forte della sua onestà, continuava a ripetermi “figliolo noi siamo onesti.. è questa la nostra forza… noi non sappiamo rubare, lo hanno capito”. Da quella offesa riuscì a trarre ulteriore forza vantandosi di essere stato definito il “RE della fisioterapia” e se la rideva.

Per molti non è mai stato facile stare accanto a lui, sempre imprevedibile, con il suo carattere accentratore, decisionista, di “destra” come diceva lui e quindi poco propenso al confronto democratico, incapace di ammettere quando aveva torto, anzi, quel torto a breve sarebbe ricaduto su qualcun altro.
Se non avesse avuto questo suo “splendido” carattere non avrebbe realizzato tutto ciò che oggi ci lascia in eredità: il suo C.S.R., trionfo di una vita accanto ai suoi figli, gli Assistiti tutti.

Davanti alla richiesta di qualche genitore che pretendeva qualcosa in più per il proprio figlio mi diceva: “Vedi? Lui pensa solo a suo figlio. Io ho sempre pensato a tutti” e quelle sue parole ponevano fine al problema.

Tocca a me oggi assumermi pienamente la responsabilità di proseguire nel portare alta la bandiera del C.S.R. e di tutti gli insegnamenti che ho potuto trarre dai momenti trascorsi accanto a lui, da tutte le “cazziate” cui ho assistito, da tutte le sue spiegazioni su come vedeva le cose.
Questo è il senso di queste mie parole a voi.

Desidero rassicurare tutti, per quanto mi sarà concesso, che andrò avanti nella conduzione del nostro Ente con tutta la passione e la determinazione che ho. Vorrei rassicurare gli Assistiti e le loro famiglie, perché se i loro figli hanno perso in Francesco Lo Trovato un padre, in me troveranno un fratello. La grande famiglia del C.S.R. continuerà ad essere tale.

Dal 16 di marzo, a causa della forzata chiusura da parte della Regione dovuta al Covid, quasi tutti voi, dipendenti e collaboratori, avete smesso di prestare il vostro servizio. Il C.S.R. ha provveduto regolarmente alla corresponsione della stessa mensilità di marzo per intero.

Successivamente, come sapete, il C.S.R. ha fatto ricorso al FIS (una delle forme di Cassa integrazione a carico dell’INPS) a decorrere dal 1 aprile e provvederà ad anticipare per conto dell’INPS la retribuzione (ridotta) di aprile, per evitare che possiate subire ritardi nel ricevere le somme (si parla di almeno due mesi).

Dalla Regione stanno arrivando segnali che ci consentiranno di riaprire la attività dei Centri. Sarà onere nostro provvedere a mettere in atto tutte le misure per prevenire la possibile diffusione del contagio e quindi si renderà necessaria una riorganizzazione importante dei nostri servizi.

In questo senso, già nel corso del mese di aprile abbiamo affrontato buona parte dei problemi in attesa delle esatte indicazioni che abbiamo richiesto alla Regione e che ci auguriamo vengano date insieme all’ordine di riapertura.

Abbiamo anche provveduto, tramite il Servizio sociale di tutti i Centri, a contattare tutti gli Assistiti per avere contezza sulla possibile loro frequenza al Centro. Da questo screening è emerso che circa il 70% di loro tornerebbero a frequentare. Molti di loro chiedono la teleriabilitazione come alternativa per la quale ci potremmo organizzare qualora ci verrà riconosciuta la prestazione.

Mi auguro pertanto che già nel corso di queste queste prime settimane di maggio si possano riprendere progressivamente le attività, mettendo in atto tutte le misure necessarie secondo coscienza e secondo il principio della massima tutela possibile.

Una cosa è certa. Ne verremo fuori.

Sergio Lo Trovato

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